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Sistemi informativi e innovazione tecnologica

Ad aprire la serie di incontri è stato il percorso di trasformazione ed evoluzione del sistema sanitario e la mappatura degli strumenti digitali e dei servizi informativi regionali. Da Edotto, adottato nel 2011, ad altri numerosi sistemi integrati, ad oggi la Puglia rappresenta - come ha raccontato Concetta Ladalardo, dirigente del servizio Sistemi informativi e tecnologie - una buona pratica nazionale nonché per alcune piattaforme dedicate a specifiche patologie (per esempio quelle legate alla salute mentale) unica regione in Italia. In ambito 118, ad esempio, c’è un sistema di integrazione di tutte le centrali operative, con ambulanze in possesso anche di dispositivi di telemedicina.

La sfida è quella dell’interconnessione tra i sistemi informativi per agevolare gli operatori e rendere più efficienti i servizi, come ha spiegato Nehludoff Albano, dirigente del servizio Promozione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Con la sfida di governare sistemi complessi rispettando sempre le norme e i vincoli di una Pubblica Amministrazione. Rispetto al privato, infatti, la PA deve sempre garantire soluzioni funzionanti e di qualità. 

La mattinata è continuata con il focus sul progetto Moss, il sistema unico informativo contabile per il monitoraggio e il controllo della spesa del Servizio sanitario regionale. Quest’ultimo movimenta oltre otto miliardi di euro l'anno, la spesa prodotta dalle aziende e dalle strutture dalla Gestione sanitaria accentrata (Gsa). Il progetto Moss copre ogni ambito del processo amministrativo-contabile, forte di una metodologia di progettazione e realizzazione del sistema informativo che valorizza il legame sinergico tra informatica e organizzazione. La fase di analisi e progettazione dei processi è messa in relazione con quella di progettazione e sviluppo della soluzione applicativa.

Comunicazione in sanità

Si è parlato anche molto di comunicazione. Un primo intervento di Rocco De Franchi, Responsabile della Struttura speciale Comunicazione istituzionale, e di Nehludoff Albano si è concentrato sulla comunicazione digitale per la prevenzione in sanità. Con il Piano regionale di comunicazione della prevenzione (PRCP) la Regione Puglia ha avviato una serie di azioni di contrasto alla disinformazione, per ridurre le disuguaglianze e agevolare il più possibile la partecipazione delle persone ai processi che riguardano la propria salute. Ha anche uniformato la comunicazione grazie a un’identità visiva, composta da logo e icone tematiche per ogni ambito della prevenzione, che racconta il percorso di una persona protagonista della prevenzione. 
Saranno integrati, inoltre, i canali e i messaggi già esistenti grazie alle opportunità fornite dalla tecnologia (social media, video interattivi, chatbot, voicebot) e come altre regioni italiane è stata avviata la creazione di una mappa dei luoghi che promuovono salute (scuole, parchi, palestre, centri antifumo, ecc) per promuovere i corretti stili di vita.

La Puglia investe da oltre venti anni nella digitalizzazione di servizi e strumenti. Lo ha raccontato l’assistenza tecnica, sottolineando l’obiettivo ambizioso del comunicare per la salute: modificare i comportamenti delle persone per ridurre i rischi e promuovere attivamente prevenzione e stili di vita sani. La sfida è quella di parlare a una platea molto vasta di temi che generano ansia e timori e farlo in modo chiaro, accessibile, inclusivo e tempestivo.

Fonte: Portale Regione Puglia