Sorveglianza attiva degli eventi avversi dopo vaccinazione anti-meningococco B

Responsabile tecnico-scientifico del progetto: prof. Silvio Tafuri

 

TIPOLOGIA DEL PROGETTO

  • Progetto regionale

 

AREA TEMATICA

  • Studio e monitoraggio delle reazioni avverse a vaccino
  • Informazione e formazione degli operatori sanitari e della popolazione alla vaccinovigilanza ed alla segnalazione degli eventi avversi

 

POPOLAZIONE IN STUDIO

La popolazione di riferimento è stata rappresentata da coorti di bambini per i quali è prevista l’offerta vaccinale attiva e gratuita della prima dose di vaccino anti-meningococco B.

 

RAZIONALE DELLO STUDIO

Secondo i dati contenuti nel Rapporto sulla sorveglianza post-marketing dei vaccini in Italia – Anno 2013 e Anni 2014-2015 pubblicato a cura di AIFA, il tasso di segnalazione di eventi avversi a vaccino nella Regione Puglia negli anni 2013 (4,8 x 100.000 dosi), 2014 (3 x 100.000 dosi) e 2015 (5 x 100.000 dosi) risulta nettamente inferiore rispetto al dato medio nazionale (18 x 100.000 dosi nel 2013, 55 x 100.000 dosi nel 2014 e 19 x 100.000 dosi nel 2015).

Questo gap è da attribuirsi a carenze del framework che dovrebbe garantire il processo che va dalla segnalazione dell’evento avverso, al suo processamento e al causality assessment. La scarsa rappresentatività dei dati regionali in materia di eventi avversi a vaccino è stata in più occasioni oggetto di contestazione da parte di gruppi di opinione e finanche di partiti politici e questa situazione potrebbe determinare un calo della fiducia nelle vaccinazioni da parte della popolazione generale.

In questo contesto storico, pertanto, diviene urgente e indifferibile avviare iniziative volte ad aumentare, in prima istanza, la sensibilità degli operatori sanitari e, in secondo luogo, della popolazione generale riguardo la segnalazione di eventi avversi ai vaccini. Diverse esperienze documentate in letteratura evidenziano come le iniziative di farmacovigilanza attiva abbiano un ruolo essenziale nel miglioramento complessivo del sistema di farmacovigilanza, agendo come determinanti positivi anche del routinario sistema di farmacovigilanza passiva.

Per questo motivo, la Regione Puglia propone l’attivazione di un sistema di farmacovigilanza attiva degli eventi avversi dopo vaccino anti-meningococco B.

Il vaccino anti-meningococco B è una sospensione iniettabile indicata per l'immunizzazione attiva di soggetti di età pari o superiore ai 2 mesi contro la malattia meningococcica invasiva causata da Neisseria meningitidis di gruppo B.  Una dose di vaccino (0,5 ml) contiene la proteina di fusione ricombinante NHBA di Neisseria meningitidis gruppo B, la proteina ricombinante NadA di Neisseria meningitidis gruppo B, la proteina di fusione ricombinante fHbp di Neisseria meningitidis gruppo B, le vescicole della membrana esterna (OMV) di Neisseria meningitidis gruppo B ceppo NZ98/254 misurate come quantità di proteina totale contenente PorA P1.4.

In Italia la vaccinazione anti-meningococco B ha ottenuto l’autorizzazione per l’immissione in commercio in data 14 gennaio 2013; il vaccino anti-meningococco B rientra fra quelli raccomandati, inseriti nella fascia H-RR, offerti gratuitamente nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale ai soggetti delle fasce di età in cui è prevista la vaccinazione.

Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 ha previsto l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione anti-meningococco B a tutti i nuovi nati, a partire dalla coorte 2017, con l’obiettivo di raggiungere nel 2019 una copertura vaccinale maggiore del 95%.

In Puglia, l’offerta attiva della vaccinazione anti-meningococco B è stata avviata nel 2014, con chiamata attiva e gratuità per i nuovi nati a partire dalla coorte di nascita 2014, mediante l’adozione di una schedula di somministrazione a tre dosi più una dose booster (Deliberazione della Giunta della Regione Puglia 20 maggio 2014, n. 958). La schedula vaccinale in vigore in Italia prevede che la prima dose del vaccino anti-meningococco B venga somministrata ai nuovi nati a partire dal 76º giorno di vita, con una seconda dose a partire dal 106º, una terza dose al sesto mese di vita  ed una quarta dose nel secondo anno.

Nel 2017 l’offerta della vaccinazione anti-meningococco B è stata ulteriormente ampliata (D.D. n.1 del 13-02-2017 e L.R. n.40/201. Vaccinazione anti-meningococco B), prevedendo:

  • Offerta attiva e gratuita a tutti i nuovi nati della coorte 2017
  • Richiamo e sollecito per i bambini inadempienti delle coorti 2014-2016
  • Offerta gratuita per i nati a partire dall’1 gennaio 2003, in quanto il 70% dei casi di malattia invasiva da meningococco B è concentrato nella fascia 0-14 anni.

La copertura (%) per il vaccino anti-meningococco B (ciclo completo) nei bambini di età ≤ 24 mesi appartenenti alla coorte di nascita 2014, alla rilevazione routinaria del 31 dicembre 2016, risulta pari al 57%, con dati molto differenti nelle varie ASL (Bollettino Coperture Vaccinali Anni 2007-2016 – OER Puglia).

Dal punto di vista della safety, secondo i dati registrativi, la reazione avversa più rilevante e frequente dopo la vaccinazione è stata la febbre (≥38°C) riportata dal 69%-79% dei bambini vaccinati con 4CMenB insieme ai vaccini di routine rispetto al 44%-59% nei gruppi che avevano ricevuto solo vaccini di routine. Episodi di febbre ≥38°C sono stati riportati nel 15-17% dei casi.

Questo profilo di reattogenicità viene confermato anche dall’analisi dei dati di sorveglianza post-marketing in Puglia nel periodo 2014-2017. Dalla data di immissione in commercio il vaccino anti-meningococco B risulta essere quello con il numero più alto di AEFI segnalate in Rete Nazionale di Farmacovigilanza, con 101 reazioni avverse, di cui 17 gravi, dovute principalmente a febbre o iperpiressia e ad episodi di ipotonia e iporesponsività.

In modo particolare per un vaccino recentemente introdotto nel calendario vaccinale nonché potenzialmente reattogeno come il vaccino anti-meningococco B, la sorveglianza post-marketing delle reazioni avverse rappresenta un elemento imprescindibile per la valutazione ed il monitoraggio della strategia vaccinale, oltre che per la verifica della compliance della popolazione al completamento del ciclo vaccinale.

 

OBIETTIVI

Obiettivo generale: condurre una sorveglianza attiva degli eventi avversi sulla popolazione di bambini che ricevono la prima dose di vaccino anti-meningococco B.

Obiettivi specifici:

  • Sorveglianza degli eventi avversi comuni: la sorveglianza degli eventi avversi comuni, con frequenza attesa maggiore di 1/100, effettuata  attraverso i dati raccolti mediante follow-up telefonico, ha l’obiettivo di monitorare l’incidenza e la frequenza di reazioni avverse in modo da ottenere informazioni utili per la comunicazione agli operatori sanitari e al pubblico; questi dati possono essere utilizzati anche per stimare l’impatto degli eventi comuni sull’adesione al completamento del ciclo vaccinale. A tal fine verrà confrontata la  proporzione di soggetti che completano il ciclo di vaccinazione anti-Men B nel gruppo di bambini nei quali si sono verificati eventi avversi gravi dopo la somministrazione della prima dose e nel gruppo di bambini che non hanno riferito alcun evento avverso .

Sorveglianza degli eventi avversi rari: la frequenza attesa di questi eventi è minore di 1/1.000; la sorveglianza attiva risulta essenziale per individuarli e avviare studi che ne valutino l’eventuale associazione con la vaccinazione.

 

 

METODI

Organizzazione dello studio: lo studio è coordinato dal gruppo di lavoro dell’Osservatorio Epidemiologico (OER) Puglia e dal Centro Regionale di Farmacovigilanza (CRFV) con il coinvolgimento di una rete di centri vaccinali di ognuna delle ASL pugliesi.

In particolare, per ognuna delle ASL è individuato:

  • un referente medico all’interno del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica che coordina e organizza il reclutamento e la trasmissione dei dati
  • un gruppo di infermieri/assistenti sanitari che si occupa del reclutamento dei soggetti da inserire in sorveglianza attiva
  • un referente farmacista che cura il follow-up

Sono incluse nello studio le ASL nelle quali è possibile la registrazione dei dati di vaccinazione e di follow-up secondo un formato elettronico standard e la trasmissione dei dati via web.

L’identificazione del referente e del gruppo di infermieri/assistenti sanitari è compito del Direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica; il referente farmacista viene individuato dal Direttore dell’Area Farmaceutica.

 

Vaccino in studio: Bexsero

 

Popolazione di riferimento: coorte di soggetti nel primo anno di vita per i quali è prevista l’offerta attiva e gratuita del vaccino anti-meningococco B nel periodo compreso fra il sesto ed il ventinovesimo mese dall’inizio dello studio.

 

Popolazione in studio: sono inclusi nello studio tutti i bambini nel primo anno di vita che si presentano presso un Servizio Vaccinale per la somministrazione della vaccinazione anti-meningococco B e che, previo consenso scritto firmato da uno dei genitori o di chi ne fa le veci, acconsentono a partecipare allo studio.

Sono esclusi dallo studio i bambini ai quali la vaccinazione non può essere somministrata per la presenza di patologie e/o condizioni di immunodepressione tali da costituire una controindicazione assoluta alla vaccinazione.

 

Eventi in studio:

  • Eventi avversi comuni o molto comuni (incidenza maggiore o uguale all’1%);
  • Eventi avversi non comuni ed eventi avversi rari o molto rari (incidenza minore o uguale allo 0,01%);
  • Eventi avversi lievi (localizzati, di breve durata e con risoluzione spontanea);
  • Eventi avversi gravi (decesso o rischio per la vita del paziente, ospedalizzazione o prolungamento dell’ospedalizzazione, invalidità grave o permanente). 

 

Qualora durante la intervista telefonica eseguita a sette giorni dalla vaccinazione si rilevino eventi avversi gravi si procede a:

  • Ulteriore follow-up telefonico a 7 giorni dalla seconda dose di vaccino, con finalità di evidenziare eventuali AEFI insorte tardivamente e valutare l’aderenza al programma vaccinale
  • acquisizione della documentazione sanitaria relativa all’evento avverso (cartella clinica di ricovero, referto di pronto soccorso o di visita specialistica, relazione del pediatra di libera scelta).

 

Formazione degli operatori:

  • 2 riunioni a scopo organizzativo tra le strutture coinvolte nella realizzazione del programma (OER Puglia, Regione Puglia, Dipartimenti di Prevenzione, Uffici Aziendali delle Cure Primarie). Le riunioni si svolgono presso la Regione Puglia.
  • 1 evento ECM regionale per i referenti aziendali (80 operatori sanitari fra medici delle discipline igiene, epidemiologia e sanità pubblica, pediatria, medici di medicina generale, infermieri, assistenti sanitari, farmacisti) designati da parte delle direzioni sanitarie delle 6 Aziende Sanitarie Locali e delle 2 Aziende Ospedaliero-Universitarie. L’evento è di tipo residenziale e prevede due sessioni, una dedicata alle attività di vaccinovigilanza e una dedicata alla spiegazione del protocollo in studio. In particolare, nella sessione di vaccinovigilanza vengono illustrati i dati relativi alla sorveglianza post-marketing in Puglia nel periodo 2013/2017 e viene affrontato il tema della qualità e della tempestività delle segnalazioni. I relatori sono individuati tra docenti universitari (Igiene e Pediatria), operatori AIFA e dei Dipartimenti di Prevenzione.

 

Informazione alla popolazione

Al fine di favorire la trasparenza di processo, si prevede di pubblicare, sul portale Sanità della Regione Puglia:

  • Il protocollo dello studio
  • I report trimestrali di avanzamento dello studio
  • Il report finale

Tale informazione viene linkata sui siti delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliero-Universitarie e sui siti degli Ordini professionali dei medici e delle professioni sanitarie. 

 

 

Durata dello studio: 3 anni

 

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Costituzione della rete

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Formazione degli operatori

 

 

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Attività di sorveglianza

 

 

 

 

 

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Monitoraggio in itinere

 

 

 

 

 

 

 

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Elaborazione dei dati e report finale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Rilevazione dei dati di vaccinazione e degli eventi avversi comuni

 

Per ogni bambino reclutato, tramite moduli standardizzati predisposti appositamente per lo studio, l’operatore del servizio vaccinale (medico/infermiere/assistente sanitario) provvede a raccogliere, al momento dell’arruolamento, i dati previsti nel modulo “Scheda prevaccinale”:

  • Dati anagrafici
  • Numero di telefono per il ricontatto
  • Anamnesi
  • Dati relativi alla vaccinazione effettuata (tipo di vaccino somministrato, lotto, scadenza, data e sede di somministrazione)
  • Controindicazioni, precauzioni o avvertenze relative alla somministrazione del vaccino e altre informazioni aggiuntive utili (ad esempio la somministrazione di altri vaccini nello stesso periodo di tempo)

Le schede prevaccinali compilate vengono fatte pervenire al Centro Regionale di Farmacovigilanza.

L’avvenuto arruolamento viene indicato sul software GIAVA (Gestione Informatizzata Anagrafi vaccinali) nel campo note; inoltre, all’atto dell’arruolamento l’operatore del Servizio Vaccinale provvede a controllare che il numero di cellulare di almeno uno dei genitori dell’arruolato sia riportato sul software GIAVA.

 

Dopo la somministrazione del vaccino, ai genitori del bambino viene consegnato il “Diario post-vaccinazione”, un modulo per la rilevazione degli eventi avversi insorti nei 7 giorni successivi alla vaccinazione. Trascorsi 7 giorni dalla vaccinazione, i genitori vengono contattati telefonicamente dai referenti di Farmacovigilanza per ottenere le informazioni inserite nel diario. Viene predisposta una piattaforma web dedicata, protetta sotto il profilo della riservatezza nell’accesso, nella quale l’operatore di Farmacovigilanza provvede a registrare i dati dello studio.

Qualora durante la intervista telefonica eseguita a sette giorni dalla vaccinazione si rilevino eventi avversi gravi si procede a ulteriore follow-up telefonico a 7 giorni dalla seconda dose di vaccino, e  acquisizione della documentazione sanitaria relativa all’evento avverso.

 

I dati vengono analizzati al termine dello studio a cura dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale.

 

Rilevazione degli eventi avversi rari

Gli eventi avversi rari vengono studiati attraverso una procedura di record-linkage (tramite il codice fiscale) tra il database GIAVA dei soggetti vaccinati e le SDO e gli archivi di mortalità, al fine di indagare eventi ricovero e decesso insorti dopo la vaccinazione. Attraverso la procedura di record-linkage tra il database GIAVA con gli archivi di prescrizione farmaceutica è possibile ricostruire la storia prescrittiva individuale per stimare la prevalenza d’uso dei farmaci nel periodo successivo la vaccinazione. Attraverso l’analisi delle SDO e degli archivi di mortalità degli anni precedenti l’autorizzazione del vaccino anti-meningococco B sarà calcolato il numero degli eventi attesi, ovvero la linea di base delle patologie e dei decessi nella popolazione di riferimento per la vaccinazione.

 

Segnalazione alla Rete Nazionale di Farmacovigilanza

Tutti gli eventi avversi rilevati durante lo studio seguono la normale procedura di segnalazione delle reazioni avverse a vaccini, che viene curata dal Centro Regionale di Farmacovigilanza.

Al momento dell’inserimento in RNF sarà specificato che si tratta di segnalazioni sollecitate in ottemperanza della normativa vigente (D.M. 30 aprile 2015) e seguendo le indicazioni riportate nelle linee guida per i RLFV di recente pubblicazione, ossia compilando il campo “tipo segnalazione” e scegliendo il valore “da studio” dal relativo menu a tendina e successivamente la voce “non interventistico”; viene inoltre inserito il nome dello studio. Ove il campo non sia disponibile, il nome dello studio viene riportato nella sezione “Descrizione del caso”.

Per gli eventi avversi gravi, viene curata l’esecuzione del causality assessment.

 

Risultati attesi

  • Incremento del tasso di segnalazione di eventi avversi a vaccino per 100.000 dosi somministrate rispetto al quinquennio 2013/2017 (baseline 12,5* 100.000 dosi somministrate)
  • Riduzione della proporzione di eventi avversi gravi sul totale degli eventi avversi segnalati rispetto al quinquennio 2013/2017 (baseline 19,4%)
  • Riduzione della percentuale di eventi avversi gravi segnalati come indeterminati o inclassificabili al causality assessment rispetto al quinquennio 2013/2017 (Baseline 16,5%)

 

STRUTTURE COINVOLTE

  • Centro Regionale Farmacovigilanza:
  • Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana (DIMO)-OER Puglia
  • ASL Bari
  • ASL Brindisi
  • ASL BT
  • ASL Foggia
  • ASL Lecce
  • ASL Taranto

 

Documenti e Modulistica

» Nota Informativa Progetto MenB
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» MenB Sorveglianza - Centri Vaccinali
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» 01 MenB Sorveglianza - Aggiornamento del reclutamento al 15.01.20
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» 02 MenB Sorveglianza - Aggiornamento del reclutamento al 15.09.20
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» 03 MenB Sorveglianza - Aggiornamento del reclutamento al 30.11.20
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» 04 MenB Sorveglianza - Aggiornamento del reclutamento al 28.02.21
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» 05 MenB Sorveglianza - Aggiornamento del reclutamento al 31.05.21
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» 06 MenB Sorveglianza - Aggiornamento del reclutamento al 31.12.21
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» 07 MenB Sorveglianza - Aggiornamento del reclutamento al 31.03.22
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» 08_MenB_Sorveglianza-Aggiornamento_30_06_22
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» 09_MenB_Sorveglianza-Aggiornamento_30_09_22
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» 10_MenB_Sorveglianza-Aggiornamento_31_12_22
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» 11_MenB_Sorveglianza-Aggiornamento_31_03_23
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