Alcol

La dipendenza dall’alcol (alcolismo) consiste nell’abuso prolungato di bevande alcoliche. La persona con questa dipendenza non è più in grado di smettere di bere una volta iniziato e percepisce la necessità di assumere sempre più alcol per avvertire gli stessi effetti.
L’interruzione del consumo di bevande alcoliche causa sindromi di astinenza che prevedono di solito tachicardia, tremori, nausea e vomito ma anche agitazione, allucinazioni e convulsioni.

Quanto alcol consumare senza rischi

L’alcol è causa di patologie e problemi correlati anche quando non c’è una vera e propria dipendenza. Il consumo, infatti, può essere rischioso già quando la persona espone se stessa o terzi a pericoli, rischi per la salute o la sicurezza e quando interferisce con la vita sociale, scolastica o lavorativa.


L’alcol deprime il sistema nervoso centrale, riduce i freni inibitori e influenza pensieri, emozioni e capacità di giudizio. Non è possibile stabilire, quindi, una quantità al di sotto della quale i rischi per la salute si annullino. Le linee guida dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) parlano di unità alcoliche consumate al giorno (l'unità alcolica corrisponde a 12 grammi di etanolo, quantità all'incirca contenuta in una lattina di birra, un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore). Per gli uomini la soglia del consumo moderato è di due unità alcoliche al giorno, per le donne è una. 
I consumi medi al di sopra di queste quantità sono considerati eccessivi e le persone che bevono abitualmente di più sono definite “forti bevitori”. Oltre alle quantità assunte, è importante anche tener conto delle modalità di assunzione dell’alcol. Ad esempio, modalità di consumo a maggior rischio è l'assunzione di bevande alcoliche lontano dai pasti o di quantità eccessive in una sola occasione. Un’altra variabile che modifica i rischi per la salute è, inoltre, la capacità di smaltire l’alcol rispetto al genere, all’età e alla corporatura della persona.

Danni dell'alcol

L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e può indurre dipendenza psichica e fisica.
Apporta energia all’organismo ma nessuna sostanza nutritiva; causa danni diretti alle cellule di molti organi come fegato e sistema nervoso centrale. È causa di molte patologie come la sindrome o crisi di astinenza da alcol, il coma etilico o l’intossicazione acuta da alcol. Ci sono, inoltre, molte malattie alcol-correlate che interessano sistemi differenti (nervoso, gastroenterico, cardiovascolare, endocrino-riproduttivo). L’alcol può essere anche causa concomitante di alcuni tumori maligni come il tumore dell'oro-faringe, dell'esofago, del colon-retto, della laringe, del fegato e della mammella.


Il consumo di alcol in gravidanza è sconsigliato, sin dalle prime settimane. Attraverso la placenta, infatti, l’etanolo può compromettere la crescita del feto, provocando danni permanenti al sistema nervoso centrale. La sindrome feto-alcolica è la più grave delle patologie del feto dovute al consumo di alcol durante la gravidanza. Le donne che consumano più di 7 bevande alcoliche a settimana rischiano di dare alla luce un neonato con deficit intellettivi, cognitivi e psicosociali.


L’alcol è responsabile anche di danni indiretti dovuti ai comportamenti associati a stati di intossicazione acuta: episodi di violenza, infortuni sul lavoro, guida in stato di ebbrezza, ecc.
Secondo il Global status report on alcohol and health del 2018 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’uso e l’abuso di alcol nel 2016 hanno causato nel mondo circa 3 milioni di morti, ossia il 5,3% di tutti decessi.

Come smettere di bere

Le persone a rischio o che hanno sviluppato una dipendenza possono rivolgersi al SerD (Servizio per le Dipendenze). È un Servizio pubblico che fa parte del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche ed è presente in tutte le ASL. La sua missione è la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone che hanno o ritengono di avere problemi correlati alle dipendenze.
Un’equipe esperta nell’ambito delle dipendenze (medici, psicologi, sociologi, assistenti sociali, educatori e infermieri) fornisce risposte specialistiche adeguate alle diverse necessità e può strutturare un percorso terapeutico.
L’accesso è gratuito e può avvenire direttamente, negli orari di apertura al pubblico, o su appuntamento telefonico. È garantita la completa riservatezza e può essere richiesto l’anonimato.
Una volta che ci si è rivolti al servizio, nessun intervento è messo in atto e nessuna informazione è trasmessa senza il consenso del paziente.

Piano di prevenzione

Il Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 (PRP), tenendo conto del contesto in cui queste dipendenze si sviluppano, programma azioni di prevenzione dedicata ad aspiranti genitori, docenti delle scuole e studenti. Ai fini della identificazione precoce e della prevenzione primaria, sono presenti anche dei progetti sul tema nel Catalogo scuola, tra cui Unplugged e Alcol piacere di conoscerti.
Sono previste, inoltre, azioni specifiche per identificare precocemente e prendere in carico le persone in condizioni di rischio e per coloro che stanno concludendo i programmi riabilitativi.

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