FARMACOVIGILANZA

 

La sicurezza d’impiego dei farmaci, dei vaccini e dei prodotti fitoterapici nella popolazione viene garantita dalle attività di Farmacovigilanza, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come “la disciplina e l’insieme di attività volte all’individuazione, valutazione e prevenzione di effetti avversi o altri problemi correlati all’utilizzo dei farmaci”.(1) La Farmacovigilanza ha l’obiettivo di monitorare costantemente il farmaco durante il suo impiego nella pratica clinica, con lo scopo di individuare la comparsa di reazioni avverse e verificare gli effetti terapeutici osservati nella sperimentazione clinica, confermandoli e/o individuandone nuovi: tutto ciò al fine di garantire un rapporto beneficio/rischio sempre  favorevole per la popolazione.

La farmacovigilanza presenta quattro obiettivi principali:

  1.     Riconoscere, il più rapidamente possibile, nuove reazioni avverse ai farmaci (ADR).
  2.     Migliorare ed incrementare le informazioni su ADR sospette o già note.
  3.     Valutare i vantaggi di un farmaco su altri farmaci o su altri tipi di terapia.
  4.     Comunicare l'informazione in modo da migliorare la pratica terapeutica.

 

Secondo i dati rilevati dalla Commissione Europea(2):

  • Circa il 5% dei ricoveri ospedalieri è causato da ADR(3, 4, 5)
  • Il 2-6% dei pazienti ricoverati incorre in una reazione avversa da farmaci
  • Le ADR rappresentano la 5° causa di morte in ospedale
  • Il costo sociale legato alle ADR è di circa 79 miliardi di euro l’anno

I dati sulla sicurezza dei medicinali vengono ricavati da differenti fonti:

  • segnalazioni spontanee di sospette reazioni avverse
  • studi di farmacovigilanza attiva e letteratura scientifica
  • rapporti inviati dalle industrie farmaceutiche

La segnalazione spontanea è il metodo che più frequentemente viene utilizzato poiché è semplice, pratico, ha un costo bassissimo, è valido per tutti i farmaci e per tutta la loro vita, consente di rilevare le ADR rare.

Gli studi di farmacovigilanza attiva hanno lo scopo di stimolare e facilitare le segnalazioni di sospette reazioni avverse a farmaci e vaccini da parte degli operatori sanitari e dei cittadini.

Le segnalazioni spontanee e quelle provenienti da studi di farmacovigilanza attiva, studi osservazionali, registri di monitoraggio vengono raccolte mediante la Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) a cui fa riferimento l’intero sistema di FV coinvolgendo AIFA,  Regioni,  Aziende Sanitarie Locali, IRCCS e Industrie farmaceutiche.

Il contributo del cittadino è essenziale in questo sistema di farmacovigilanza per assicurare al meglio il funzionamento dell’intero ingranaggio; infatti, ogni cittadino può e deve segnalare al proprio medico o al farmacista l'eventuale comparsa di qualsiasi effetto collaterale, anche se indicato nel foglietto illustrativo.

La sicurezza dei farmaci in commercio è maggiormente garantita quanto più ogni singolo attore coinvolto svolge al meglio la propria funzione.

Il coinvolgimento attivo dei professionisti e dei pazienti nel sistema di FV insieme anche ai progetti Regionali di “farmacovigilanza attiva” promossi dall’AIFA elegge la Farmacovigilanza a tutela della salute pubblica.

Al momento della commercializzazione di un nuovo farmaco il suo profilo beneficio/rischio si basa sugli studi clinici pre-registrativi. Tali studi coinvolgono un numero ridotto di pazienti, hanno una durata relativamente breve e non sempre i pazienti sono rappresentativi della popolazione generale (gli studi clinici infatti prevedono particolari criteri di inclusione/esclusione, solitamente non considerano le poli-patologie e le poli-terapie, la popolazione anziana, la popolazione pediatrica, ecc).

Il monitoraggio permanente dei farmaci dopo l’immissione in commercio permette una migliore definizione del profilo beneficio/rischio e l’individuazione di reazioni avverse cosiddette “non comuni “(frequenza 1/1.000) o “rare” (frequenza 1/10.000) che molto spesso non emergono durante le fasi di studio, ma diventano evidenti solo in seguito alla commercializzazione del medicinale, quando questo è utilizzato in un numero esteso di pazienti e/o in condizioni diverse da quelle degli studi.

Pertanto, monitorare la sicurezza di un farmaco vuol dire anche promuoverne un uso razionale e  garantirne l’appropriatezza prescrittiva nel rispetto del paziente.

 

Guarda il video della campagna Europea sulle segnalazioni di sospetti effetti indesiderati sull'uso dei farmaci: https://www.youtube.com/embed/SVHCu24xwu4

 

Bibliografia

  1. World Health Organisation Collaborating Centre for International Drug Monitoring (2007) The importance of pharmacovigilance.
  2. Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council and the Proposal for Directive of the European Parliament and of the Council (December 2008).
  3. Lazarou J et al. Incidence of adverse drug reactions in hospitalized patients: a meta-analysis of prospective studies. JAMA. 279:1200-1205. 1998
  4. Beijer HJM et al; Hospitalisations caused by adverse drug reactions (ADR): a meta-analysis of observational studies . Pharm World Sci 24:46-54, 2002.
  5. Hongkaew C et al; Hospital admissions associated with adverse drug reactions: a systematic review of prospective observational studies . Ann Pharmacother 42:1017-1025. 2008