Assistenza domiciliare integrata: 350mila accessi nel 2022
Sono alcuni dati illustrati in un incontro sullo stato dell'arte dell'assistenza territoriale in Puglia e sul decreto ministeriale numero 77 del 2022. L'evento si è tenuto nell'ambito del Forum Mediterraneo in Sanità, in corso a Bari. Hanno partecipato per la Asl di Brindisi, il direttore generale Maurizio De Nuccio, il direttore del Dipartimento Area medica Pietro Gatti e il direttore dell'Unità Controllo di gestione, Marcello Bacca.
Presenti all'incontro l'assessore regionale alla Salute Rocco Palese, il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, il commissario Aress, Giovanni Gorgoni e i manager delle altre Asl pugliesi.
"Le cure domiciliari - ha detto De Nuccio - sono un servizio dei distretti sociosanitari finalizzato all’erogazione a domicilio di interventi con un livello di intensità e complessità variabile. Per i pazienti sono previsti specifici percorsi di cura e piani personalizzati di assistenza. Attualmente circa il 4,4 per cento degli anziani è preso in carico, a fronte di un obiettivo regionale vicino al 2 per cento".
Gatti ha sottolineato l'importanza degli ospedali di comunità per una maggiore integrazione tra assistenza ospedaliera e medicina generale. "Il paziente fragile - ha detto - può essere preso in carico dal proprio medico di famiglia e dall’infermiere di comunità, con una riduzione di ricoveri ospedalieri inappropriati”.
“In questo contesto – ha aggiunto Gatti – è fondamentale il rapporto con il medico di base che indica il percorso di cura della cronicità, nelle fasi di riacutizzazione della patologia e nel post-acuzie. Il medico di medicina generale in sinergia con l’infermiere di comunità o con quello di famiglia, inoltre, favorisce il percorso di autocura con una maggiore consapevolezza della patologia da parte del malato, finalizzata a una fruizione ottimale dei servizi sanitari".
UFFICIO STAMPA ASL BRINDISI
Brindisi, 22 settembre 2023
Data di pubblicazione:
22/09/2023
Ultimo aggiornamento:
22/09/2023
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