TEAMS MULTIDISCIPLINARI
La modalità di gestione condivisa e contemporanea del paziente oncologico è ritenuta dalla letteratura moderna sicuramente più efficace rispetto alla tradizionale di assistenza modalità "sequenziale".
In particolare, sono le scelte strategiche fondamentali che, quando co-gestite, comportano un vantaggio evidente in termini di salute.
L’attuale organizzazione dei servizi sanitari pubblici e soprattutto dell’assistenza ospedaliera sono invece sostanzialmente basati sul modello sequenziale, per cui ogni specialista si pone in tempi diversi nella storia clinica del paziente e, quando ha esaurito la sua parte di competenza, delega allo specialista successivo la cura dello stesso.
Tale modalità gestionale, oltre a ridurre le probabilità di scelte corrette, prolunga significativamente i tempi delle decisioni e comporta un riverbero di prestazioni ed una inutile ripetizione di pratiche assistenziali (basti pensare al numero di cartelle aperte, di raccolte anamnestiche ed esami obiettivi effettuati).
Apparentemente, lo sforzo rappresentato anche solo dalla semplice presenza contemporanea di più specialisti costituisce un impegno aggiuntivo in un tempo in cui le risorse umane sono sfruttate al loro limite, soprattutto per quanto attiene all’assistenza del paziente oncologico.
La presa in carico del paziente da parte di un Team Multidisciplinare ha una immediata ricaduta clinica attraverso la semplificazione della gestione del caso, la riduzione del carico assistenziale e la velocizzazione delle scelte diagnostico-terapeutiche.
Il principale vantaggio che deriva dalla " presa in carico multidisciplinare" è rappresentato da una maggiore tempestività e dal coordinamento dei differenti interventi: i diversi professionisti coinvolti nelle fasi di diagnosi e cura, che naturalmente cambiano in base alla patologia e alle specifiche condizioni di salute della persona malata, non incontrano il paziente in successione, frammentando i percorsi diagnostico-terapeutici e allungando i tempi di attesa, ma si presentano come una vera e propria "équipe medica" che basa la propria operatività sulla comunicazione e la condivisione interdisciplinare.