Museo di Storia della Medicina del Salento
La Medicina di ieri e di oggi. Il MuSMeS, Museo di Storia della Medicina del Salento, nasce nell’Ospedale di Gallipoli il 27 maggio 2017, giorno dell’inaugurazione ufficiale. Con una caratteristica distintiva: è uno dei primi in Italia realizzato in un Ospedale pienamente operativo. E rappresenta plasticamente il contributo della tecnologia, sviluppata per ragioni belliche nella Seconda Guerra Mondiale e poi applicata alla Sanità con la creazione di sofisticate apparecchiature. E' questo, appunto, il significato profondamente culturale lanciato dal Museo di Gallipoli e formalizzato nella delibera di istituzione numero 616 del 29 settembre 2004, proposta dall'allora Direttore Amministrativo della ASL Lecce/2 avv. Enrico Viola, in pratica fondatore del Museo.
Un motivo d’orgoglio per la ASL Lecce, punto culminante di un cammino lungo 13 anni, dall’idea al taglio del nastro, e della passione che ha animato un manipolo di cultori della medicina e della memoria ispirati da Enrico Viola e Fausto Gatto. Capaci, tutti insieme, di raccogliere, catalogare e sistematizzare una notevole quantità di strumenti, macchinari e oggetti, sottraendoli alla cronaca polverosa e riconsegnandoli al lustro della Storia, oltre che al piacere della conoscenza e della divulgazione, grazie al sostegno di lungimiranti Direttori Generali della ASL, in particolare Silvana Melli e Ottavio Narracci.
Un Museo, in fondo, è questo: un luogo di “cura”. Ed è ancora più vero per chi ha immaginato di farne uno dedicato alla storia della medicina e, soprattutto, di realizzarlo in un luogo in cui – a pochi metri di distanza - medici, infermieri, tecnici e operatori lavorano quotidianamente. Un tributo alla medicina e alla tecnologia che l’ha supportata e sostenuta nel tempo, connubio “vivente” per raccontare la sanità senza perderne di vista l’intimo legame col passato. Perché, come avverte nell’opuscolo di presentazione il presidente dell’Accademia di Arte Sanitaria Gianni Jacovelli, “il popolo che non conserva la memoria del proprio passato e disperde i segni della propria storia, rischia di smarrire la propria identità”.
Di qui il filo logico e culturale che innerva l’idea stessa di “costruire” un museo dal nulla e di consegnarlo alla fruizione della comunità, aprendolo agli studiosi, agli storici, a semplici appassionati ma anche agli studenti di ogni ordine e grado.
Nell’Ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli sono state raccolte alcune delle apparecchiature sanitarie effettivamente utilizzate nel nosocomio in oltre cinquant’anni d’attività e non solo in esso, in quanto qualche apparecchio ed un antico scheletro provengono anche da Ospedali di Taranto, perché il Museo è, appunto, del Salento. L’esposizione occupa un ampio salone del Padiglione Centrale dell’Ospedale, situato al piano terra e dotato di pareti in cristallo, per cui è visibile per i visitatori ed i degenti e contiene un piccolo patrimonio costituito da circa 150 apparecchiature sanitarie, oltre a vario strumentario.
Particolare non trascurabile, infine, è la circostanza che l’esposizione è stata realizzata a costo zero per l’azienda sanitaria, anche grazie alla felice intuizione dei promotori del Museo che, dalla vendita di vecchie lastre radiografiche abbandonate in archivio ma contenenti argento, hanno ricavato i fondi necessari per l’allestimento della struttura museale.
Il Comitato organizzatore
E’ presieduto dall’ex direttore amministrativo della ASL Lecce/2 avv. Enrico Viola ed è composto dal dott. Fausto Gatto (ex direttore amministrativo dell’Ospedale di Gallipoli), dal geom. Giuseppe Albahari (ex responsabile dell’ufficio tecnico dell’Ospedale di Gallipoli), dal dott. Antonio Coluccia (dirigente medico del Distretto Socio Sanitario di Gallipoli) e dalla funzionaria della Direzione Generale ASL Lecce Maria De Giorgi.
Il Comitato Scientifico
Il Comitato Scientifico è presieduto dall'ex direttore sanitario dell'Ospedale di Gallipoli dott. Bruno Falzea e composto da autorità scientifiche ed esperti ai più vari livelli.
Il logo del Museo
È stato realizzato gratuitamente dagli allievi della Scuola Statale d’Arte “Enrico Giannelli” di Parabita, coordinati dal prof. Otello Serra e dal dirigente scolastico prof. Cosimo Preite.
Visitare il Museo
Il MuSMeS è visitabile, in modo gratuito, contattando l’Associazione culturale Amart ai numeri telefonici 0833.264224 o 324.5574619.
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