Angioedema ereditario
Sintesi della condotta assistenziale in emergenza malattie rare
- angioedema del tessuto sottocutaneo (mani, braccia, piedi, volto)
Gli attacchi cutanei non sono associati a un significativo rischio di complicanze o morte sebbene possono essere invalidanti - angioedema del tessuto sottomucoso della laringe.
È l’attacco acuto meno frequente ma quello potenzialmente fatale, potendo causare l’ostruzione delle vie aeree. I pazienti presentano cambiamento della voce, dispnea e senso di soffocamento - angioedema del tessuto sottomucoso di palato molle, ugola e lingua fino all’ostruzione delle vie aeree superiori
- angioedema del tessuto sottomucoso del tratto gastro-enterico
Si manifesta con dolori addominali ricorrenti, spesso con vomito con o senza diarrea. Gli attacchi possono essere moderati o severi ma solitamente tendono a risolversi spontaneamente senza complicanze, per cui è molto importante riconoscerli per evitare inutili interventi chirurgici - Cefalea, disturbi della vista (visione sfocata, diplopia, ristrettezza del campo visivo).
- Scarsa compliance del paziente nell’assunzione della terapia profilattica
- Uso di farmaci interferenti (estrogeni, ACE inibitori)
- Infezioni
- Traumi, inclusi interventi chirurgici (es. procedure odontoiatriche)
- Sforzi fisici
- Stress psicologico (anche emozioni positive)
- Mestruazioni
- Gravidanza
Terapie dell’attacco acuto
- Berinert (flaconcini da 500 U e 1500 U): concentrato pastorizzato e liofilizzato della proteina plasmatica umana da somministrare per via endovenosa. Dose da somministrare: 20 UI/kg di peso corporeo
- Cinryze (flaconcini da 500 U): concentrato di derivazione plasmatica di C1-inibitore. Somministrate 1000 U di Cinryze al primo segno di insorgenza di un attacco di angioedema. Una seconda dose di 1000 U può essere somministrata se il paziente non risponde adeguatamente dopo 60 minuti. Per i pazienti che manifestano attacchi laringei, o se l’inizio del trattamento è ritardato, la seconda dose può essere somministrata prima che siano trascorsi 60 minuti.
Firazyr (flaconcini da 30 mg): decapeptide sintetico simile alla bradikinina, inibitore del recettore beta 2 della bradichinina. Può essere somministrato per via sottocutanea. La dose raccomandata per gli adulti è una singola iniezione sottocutanea di 30 mg. Nella maggior parte dei casi una singola iniezione è sufficiente a trattare un attacco.
In caso di sollievo non sufficiente o di una recidiva della sintomatologia, dopo 6 ore è possibile somministrare una seconda dose di Firazyr. Se non attenua i sintomi in modo sufficiente o se si osserva ancora una recidiva, dopo altre 6 ore è possibile somministrare una terza dose di farmaco. In un periodo di 24 ore non devono essere somministrate più di 3 dosi di Firazyr.
Ruconest (flaconcini da 2100 U): somministrate al dosaggio di 50 U/Kg di peso corporeo fino a 84 Kg. Se il peso corporeo è superiore a 84 Kg la dose da somministrare è 4200 U. La dose massima consentita nelle 24 ore è di 4200 U (2 flaconcini).
Profilassi a breve termine
- Trattamento con C1-inibitore (1000-1500 U somministrate 1 ora prima dell’evento trigger)
- Plasma fresco: somministrate 2 U da 1 a 12 ore prima dell’intervento
- Androgeni 17α-alchilati (Danazolo 200 mg, 3 volte al giorno per os per 5-10 giorni prima dell’evento)
Profilassi a lungo termine
- Danazolo (nei pazienti che non presentino controindicazioni al loro uso) iniziate con 200 mg 1 cp x 3 al giorno e quindi effettuate una riduzione progressiva, dopo la stabilizzazione clinica e generalmente dopo 4 settimane, fino a un dosaggio minimo efficace di mantenimento di 50-200 mg al giorno a seconda della risposta clinica
- C1 inibitore umano derivato dal plasma (Cinryze): somministrate 1.000 UI ev ogni 3-4 giorni a seconda della risposta clinica
- Lanadelumab (Takhzyro): anticorpo monoclonale umanizzato anti-callicreina attivata. Somministrate 300 mg sc una volta ogni 14 giorni. Ottenuta la stabilizzazione clinica si può passare a una somministrazione ogni 28 giorni.
Manovre da non effettuare
In caso di addome acuto e/o sintomatologia gastrointestinale evitate l’approccio chirurgico.
Evitate di somministrare farmaci non efficaci quali glucocorticoidi e antistaminici (se il paziente ha una diagnosi certa di angioedema ereditario).
Interazioni con i farmaci
Evitate farmaci che possono scatenare l’attacco acuto: estrogeni, ACE inibitori.
Comorbilità possibili
Non sono indicate altre comorbilità.
Scheda redatta da Marica Giliberti e Flavia Capaccio