Studio sulla sindrome di Lynch
La sindrome di Lynch è una sindrome ereditaria da predisposizione neoplastica dovuta a mutazioni in alcuni geni responsabili del riparo del DNA (DNA mismatch repair o MMR). I soggetti affetti da tale sindrome hanno un aumentato rischio di sviluppare cancro del colon-retto nel corso della vita rispetto alla popolazione generale. Gli attuali programmi di sorveglianza prevedono colonscopie annuali volte ad individuare e rimuovere formazioni pre-neoplastiche (polipi) del colon-retto prima che si trasformino in carcinomi. Tuttavia, in alcuni casi le evidenze di un tumore maligno possono essere riscontrate tra un controllo e l’altro.
É questa la premessa di uno studio proposto dall’Università di Bari Aldo Moro e realizzato grazie al contributo, anche ideativo, di diverse figure professionali dell’IRCCS “Saverio de Bellis”. In questo studio sono stati confrontati i dati disponibili in letteratura al fine di valutare un nuovo approccio alla prevenzione e diagnosi del cancro del colon-retto nei pazienti affetti da sindrome di Lynch.
Sino ad oggi sono stati identificati tre differenti modelli di formazione dei tumori del colon-retto nei pazienti affetti da sindrome di Lynch.
Nel primo modello, lo sviluppo di polipi avviene prima che sia completa la perdita di funzione dei geni MMR ed è caratterizzata da mutazioni/alterazioni epigenetiche nei geni APC, KRAS, IGF2, NEUROG1, CDK2A, e/o CRABP1.
Nel secondo modello, la completa perdita di funzione dei geni MMR è un evento precoce che si verifica in una mucosa intestinale macroscopicamente normale.
Il terzo modello, associato a mutazioni dei geni MMR oltre che di CTNNB1 e/o TP53, è caratterizzato da una accelerata progressione ed invasione tumorale.
Lo studio ha descritto l’associazione esistente tra le caratteristiche molecolari e quelle istopatologiche nei tre diversi modelli di formazione dei tumori del colon-retto nei pazienti affetti da sindrome di Lynch. I risultati riassunti in questo lavoro suggeriscono di attuare una sorveglianza personalizzata, caratterizzata da colonscopie annuali intervallate semestralmente da analisi genetiche ed epigenetiche su DNA estratto da sangue (biopsia liquida) e/o feci, mirate ad individuare bio-marcatori specifici di ciascun modello di trasformazione maligna.
Link all’articolo: https://www.mdpi.com/1422-0067/22/13/6767/pdf
Data di pubblicazione:
13/07/2021
Ultimo aggiornamento:
14/07/2021
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