Azienda Sanitaria Locale

della provincia di Bari

Essere pronti a riconoscere i segni, anche non visibili, della violenza di genere e preparati a fornire le risposte giuste in termini di procedure e percorsi. Fondamentali la formazione degli operatori sanitari e il raccordo con le Forze dell’Ordine, direttrici sulle quali si muove il corso “Violenza di genere e fragilità a rischio”, a cura del Comitato Unico di Garanzia (CUG), Ufficio Formazione e Direzione medica di presidio, in programma stamane nella sala conferenza dell’Ospedale San Paolo di Bari.

Ad aprire i lavori il Direttore amministrativo ASL Bari, Luigi Fruscio, che ha sottolineato il ruolo dell’azienda sanitaria nel sensibilizzare e, soprattutto, nell’offrire strumenti operativi al personale in servizio in Pronto soccorso e nei reparti, luoghi “sensibili” in cui si può verificare il primo contatto con eventi legati alla violenza di genere che gli “operatori ASL hanno il dovere di riconoscere, curare quando necessario e soprattutto prevenire ogni volta che sia possibile”. A seguire il dott. Vincenzo De Filippis, direttore Dipartimento Sicurezza e Qualità, che ha sottolineato l’importanza di “non sentirsi soli, anche all’interno delle strutture sanitarie, e di agire insieme con spirito di squadra in un contesto di fragilità e vulnerabilità diffusa di cui dobbiamo prendere coscienza”.

Diversi i temi toccati negli interventi, dal riconoscere la vittima e le diverse forme di violenza sino al rapporto con l’aggressore, i luoghi in cui la violenza viene agita e gli obblighi di legge, nonché la disamina degli strumenti di prevenzione e di intervento nei casi concreti. Temi, esperienze e testimonianze particolarmente avvertite in vista del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.