3. Co-progettazione realizzata da ETS e ASL funzionale all’erogazione delle prestazioni


La povertà sanitaria è una questione complessa che richiede un approccio multifattoriale e collaborativo per essere affrontata efficacemente. Il progetto di co-progettazione tra l’Azienda Sanitaria Locale di Bari (ASL Bari) e gli Enti del Terzo Settore (ETS) rappresenta un approccio integrato ed efficace per contrastare la povertà sanitaria attraverso una serie di attività coordinate e mirate. La collaborazione sinergica, basata sulla condivisione delle risorse e delle competenze, determinerà un miglioramento significativo della qualità della vita delle persone più vulnerabili e una riduzione delle disuguaglianze sanitarie nel territorio. Il progetto si articola in diverse fasi, ognuna delle quali contribuisce in modo significativo all’obiettivo finale di potenziare i servizi sanitari e sociali disponibili.

La programmazione delle varie fasi del progetto necessita della mappatura dei bisogni territoriali dei vari siti identificati. Pertanto, la ASL Bari, attraverso la metodologia “Ricerca-Intervento”, ha inviato un questionario agli assistenti sociali dell’Azienda chiedendo di coinvolgere anche i referenti PUA degli Ambiti competenti e delle Cooperative sociali eventualmente già presenti sul nostro territorio a supporto delle attività delle PUA. Tanto, al fine di rilevare:

- i bisogni, mappando le aree di marginalità in ambito sociosanitario a livello di ogni Distretto Socio-Sanitario;

- le risorse presenti a livello territoriale in termini di servizi di bassa soglia, sportelli di segretariato sociale, pronto intervento sociale, Enti del Terzo settore che offrono servizi per persone in condizioni di vulnerabilità o disagio sociale.

Tanto, al fine di coinvolgere anche gli ETS, per dare un contributo informativo a quanto sopra indicato.

Inoltre, è in corso la predisposizione di apposito Avviso Pubblico che sarà adeguatamente pubblicizzato riservato agli ETS che, tenendo conto dell’art. 55 del D.LGS. 117/2017 del codice del terzo settore, si impegneranno a fornire supporto logistico e operativo al progetto qui sotto meglio rappresentato.

Sempre mediante la metodologia Ricerca-Intervento, l’ASL Bari intende redigere un questionario rivolto agli ETS selezioni attraverso Avviso Pubblico, al fine di redigere una puntuale mappatura dei bisogni territoriali nelle diverse aree distrettuali per sviluppare delle strategie d’azioni mirate.

Il ruolo degli ETS nella fase iniziale della mappatura dei bisogni territoriali è indispensabile poiché, in virtù della presenza capillare e della conoscenza approfondita del territorio, forniscono informazioni che permettono di individuare le aree di maggior deprivazione socioeconomica in cui è maggiormente presente la popolazione target del progetto in esame. Inoltre, con il supporto dei Comuni, con i quali saranno attivate forme di collaborazione, si indentificheranno dei “setting di out-reach” delle zone ad alta deprivazione. Le attività di out-reach sono finalizzate a raggiungere direttamente i soggetti vulnerabili, attraverso iniziative che possono includere visite, punti informativi mobili, eventi di sensibilizzazione e collaborazione con altre organizzazioni locali. Il modello organizzativo prevede altresì il c.d. “sistema referral” qualora le attività sopra indicate segnalino ai servizi competenti una presa in carico adeguata.

Tale attività è stata organizzata con l’obiettivo di abbattere le barriere di accesso a prestazioni sanitarie, non lasciando scoperti i soggetti vulnerabili qualora dovessero necessitare di un supporto specifico in base alle loro esigenze. Si identificheranno, pertanto, le attività di “referral” come attività a latere in grado di garantire maggiore inclusione sociale.
 

Obiettivi del Progetto

Con la conclusione della fase relativa all’analisi dei bisogni, si darà seguito alla fase di pianificazione ovvero all’interno della stessa saranno esplicitati gli obiettivi da raggiungere e saranno sviluppate le strategie interdisciplinari. Pertanto, si procederà a:

- Selezionare tramite avviso pubblico gli ETS secondo dei criteri prestabiliti;

- Identificare gli ETS attraverso il coinvolgimento diretto, con un approccio partecipativo, delle amministrazioni locali, dei servizi sociali, al fine di individuare gli ETS maggiormente operativi nelle diverse aree distrettuali;

- Identificare le strategie e le azioni da porre in essere;

- Applicare i modelli di “out-reach” e “referral”, così come in precedenza strutturati in coerenza con le altre schede progetto. I modelli organizzativi sopra previsti verranno implementati attraverso:

- l’utilizzo di cliniche mobili (motorhome) in grado di raggiungere le aree maggiormente deprivate;

- la gestione e utilizzo di ambulatori di prossimità, nelle more delle attivazioni delle cliniche mobili, eventualmente in collaborazione con gli ETS.

In tale contesto si inserisce anche la figura professionale di uno psicologo con l’obiettivo di fornire servizi di consulenza e sostegno psicologico, con particolare attenzione ai minori e alle persone vulnerabili.

Pertanto, le finalità del progetto possono essere così riassunte:

1. Accesso Equo ai Servizi Sanitari: Garantire che tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione economica, abbiano accesso a cure mediche di qualità.

2. Prevenzione e Promozione della Salute: Promuovere stili di vita sani e la prevenzione delle malattie. 

3. Supporto Sociale e Psicologico: Offrire supporto non solo medico, ma anche psicologico e sociale, per affrontare le problematiche correlate alla povertà sanitaria.
 

Monitoraggio e risultato atteso

L’implementazione di un sistema di monitoraggio consente di valutare la bontà del modello organizzativo in termini di efficacia e efficienza. Pertanto, saranno previste delle cartelle cliniche informatizzate per garantire una raccolta puntuale dei dati relativi alla popolazione e trattamento e alle esigenze sanitarie individuate e trattate. Fermo restando gli indicatori di output da raggiungere, i risultati attesi dal progetto includono un aumento del numero di persone vulnerabili raggiunte e assistite, una maggiore integrazione tra i diversi attori del sistema di welfare e una riduzione delle disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari e sociali.

Inoltre, nel modello organizzativo si è previsto un piano di comunicazione dei risultati in quanto una comunicazione trasparente e continua è fondamentale per mantenere alta l'attenzione sui temi trattati e per garantire il coinvolgimento di tutti gli attori interessati. La comunicazione avverrà attraverso: report periodici finalizzati a descrivere i risultati di progetto, le metodologie utilizzate; eventi pubblici dove i risultati del progetto saranno presentati e discussi. Saranno incluse presentazioni di esperti, testimonianze di beneficiari e workshop interattivi; materiale informativo come brochure, volantini da distribuire nei luoghi pubblici; sessioni di feedback con i beneficiari del progetto per discutere i risultati di progetto e raccogliere opinioni e suggerimenti.

Si precisa che, le attività del piano di comunicazione rispetteranno quanto stabilito dal GDPR 2016/679 e che vi sarà applicazione e attuazione della Carta dei diritti fondamentali e della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

In conclusione, il progetto di co-progettazione tra ETS e ASL rappresenta un approccio multifattoriale e integrato per potenziare l'erogazione dei servizi a favore della popolazione vulnerabile, attraverso attività mirate e coordinate che sfruttano le competenze e le risorse di entrambi i settori. 

 

                                                                                     

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