Invecchiamento attivo

 

 

Healthy Ageing - Invecchiare in salute: il progetto della ASL Bari dedicato a migliorare le condizioni fisiche, psicologiche e relazionali degli over 65

 

Considerata la progressiva crescita della popolazione anziana, è da tempo emersa la necessità di affrontare tale cambiamento della struttura demografica attraverso la promozione di una serie di azioni e misure, tutte volte a consentire che le persone anziane si mantengano “vitali” ed in buona salute, così da prolungare le capacità di svolgimento autonomo delle attività di vita quotidiana da parte delle stesse e preservarne le funzioni sociali.

Il Progetto “Healthy Ageing” prevede una valutazione a tempo zero, un’altra post intervento a tre mesi ed un follow up a sei mesi. Verranno sottoposti a valutazione iniziale tutti i residenti over 65 della RSA ed i partecipanti over 65 degli open day organizzati sui territori di appartenenza delle Rsa grazie alla collaborazione dei Comuni. Gli ospiti della RSA scelti sulla base dei punteggi ottenuti alla valutazione multimediale saranno oggetto di interventi riabilitativi tra cui la psicomotricità, la riabilitazione cognitiva e l’assistive technology.

Il campione di persone scelte all’open day in base all’età e ai punteggi ottenuti in base alla valutazione multidimensionale costituiranno il gruppo di controllo che verrà esposto alle successive valutazioni multidimensionali e cui verranno concessi gratuitamente opuscoli informativi e consulenze da parte degli esperti presenti all’open day (geriatra, infermiere, psicologo, assistente sociale ed educatore).

 

Il contesto demografico e la legge regionale

Il processo di invecchiamento rappresenta l’insieme di cambiamenti di ciascun essere umano nel tempo e comprende cambiamenti fisici, psicologici e sociali. Tale processo può considerarsi fisiologico quando con l’avanzare dell’età si assiste ad un cambiamento e ad una riduzione di alcune abilità cognitive, preservando tuttavia un quadro complessivamente stabile; mentre si configura come una condizione patologica, quando la compromissione delle funzioni neuropsicologiche determina sintomi cognitivi, comportamentali o della personalità, tali da determinare un’alterazione dello stato funzionale del soggetto, con ripercussioni, nei casi più gravi, sull’autonomia e sullo svolgimento delle normali attività di vita quotidiana.

Le proiezioni ISTAT prevedono che nel 2050 la quota di ultra sessantacinquenni sul totale della popolazione potrebbe ulteriormente aumentare rispetto al livello del 2018 (pari al 23%) tra 9 e 14 punti percentuali, secondo ipotesi più o meno ottimistiche.

La Legge regionale, 20/04/2019 n. 16 “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute”, scaturita ad esito di un’azione ha dato avvio all’elaborazione di una strategia globale per affrontare l’invecchiamento attivo nelle sue molteplici dimensioni: sociali, sanitarie, culturali, occupazionali. Nel corso degli ultimi anni la struttura della popolazione per fasce di età viene rappresentata con elementi grafici sempre più lontani dalla “tradizionale” piramide dell’età: la base (bambini e giovani) è sempre più ristretta rispetto alla parte centrale (popolazione in età attiva) e si nota con evidenza un’espansione del vertice (anziani).

Circa il 19% della popolazione della città metropolitana di Bari ha superato i 65 anni. L’invecchiamento della popolazione si rileva più marcato in due aree distinte: l’area costiera (da Molfetta a Mola di Bari) e la zona del sud della città metropolitana.

Tra i Comuni maggiori della Provincia, solo in Altamura la percentuale di popolazione anziana è bassa (14,9%). La più alta incidenza di popolazione anziana a Bari si riscontra nella circoscrizione Picone – Poggiofranco e più in generale, nelle zone est della città. Anche il centro storico (Murat-San Nicola) ha una percentuale di popolazione anziana alta (23%).

La popolazione aderente al progetto sarà sottoposta a “Valutazione Multidimensionale” e calcolo del “Multidimensional prognostic Index” (MPI) gratuiti e successivamente inserita in percorsi assistenziali, programmi di promozione della salute e di socializzazione per ottimizzare capacità sensoriali, allenare le naturali capacità di apprendimento, migliorare la meta memoria e il tono dell’umore, soddisfare il bisogno di maggiori momenti di integrazione sociale.

 

Il decalogo dell'invecchiamento in salute

Documenti

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